La compliance non è (più) solo per le grandi imprese.

Con la riforma del 2023 è stato infatti introdotto il TCF opzionale, per le società che non sono in possesso dei requisiti dimensionali per accedere al Regime Adempimento Collaborativo.

Oneri simili, in termini di implementazione di un sistema certificato di gestione del rischio fiscale, ma effetti premiali ridotti, rispetto a quanto previsto per le società in Cooperative Compliance.

Nell’articolo pubblicato oggi su Blast – Diritto Economia Fisco e Tecnologia Chiara Forino analizza il contesto in cui questo modello si dovrebbe innestare (quando saranno pubblicate le modalità di esercizio dell’opzione), focalizzandosi sulla condizione necessaria perchè il TCF opzionale abbia il successo che merita.