Nei giorni scorsi l’Amministrazione ha notificato al colosso californiano due maxi-accertamenti 𝙄𝙑𝘼 per l’omessa dichiarazione (e versamento) del tributo, secondo un ipotizzato schema di permuta tra l’utilizzo delle piattaforme social e i dati sensibili degli utenti di Facebook e Instagram.

 


Nonostante la formalizzazione delle richieste erariali, Meta ha diversi strumenti a disposizione per dialogare con il Fisco italiano.


Nell’articolo Rosa Biancolli commenta le opzioni a disposizione della multinazionale, anche considerando l’impatto di una contestazione totalmente innovativa.